Perché consci di quanto certi popoli, specialmente quelli latini, siano propensi a 
farsi infinocchiare dal primo Dulcamara che passa, pensarono bene di 
inserire nella nostra Carta fondante l' art. 75. Quello che vieta i 
referendum abrogativi sui trattati internazionali.
Art. 75 
E` indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è 
approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi 
diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
Nessun commento:
Posta un commento