lunedì 7 novembre 2016

Noi siamo democratici, ci meniamo in diretta streaming...

Ai tempi del vecchio PCI, quando Berta filava, i dirigenti si riunivano nelle segrete stanze per darsele di santa ragione, per poi, il giorno dopo, presentarsi uniti alla stampa vantando una "totale identità di vedute" tra loro.
Lo chiamavano, con un ossimoro, centralismo democratico.
Oggi i nostri dirigenti continuano a darsele di santa ragione, ma in diretta streaming. Lo considero un grande passo avanti. Noi siamo democratici e non avendo nulla da nascondere, ci mostriamo ai cittadini per quello che siamo, coi nostri pregi e difetti. E' qualcosa di cui vantarsi e andar fieri. Non come Forza Italia che in 22 anni di vita non ha mai fatto un vero congresso, o come i pentastellati che quando devono litigare si rinchiudono in qualche saletta di Montecitorio, alla faccia della strombazzata trasparenza.

Bello, bello il nostro partito, il primo e finora unico ad aver introdotto le primarie non solo per le elezioni del segretario, ma anche per i candidati sindaci e presidenti di regione,  il primo ad aver pubblicato i bilanci on line e che anche questa volta saprà superare la crisi e restare unito. Ci riuscirà perché, come recita l' art. 7 dello Statuto << Il Partito Democratico riconosce e rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno come parte essenziale della sua vita democratica>>

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Una persona "normale" si chiederebbe come sia possibile che l'unico a votare SI sia solo renzi assieme ai suoi leopoldini, mentre tutto il paese da destra sino a sinistra è contro.
Un po' come il matto: quando gli si fa notare che è matto, allora reagisce dicendo che sono tutti gli altri ad essere matti.
E' un uomo solo è lo sa. La campagna referendaria che sta facendo è solo la sua, neppure chi dovrebbe essergli vicino per "disciplina di partito" ce la fa ad appoggiarlo senza poi evitare di guardarsi allo specchio.
Sicuramente Bersani una cosa l'ha sbagliata: Quella di votare tutte le fiducie illudendosi che poi dopo sarebbe cambiato qualcosa.
Ora non ci sarebbe questo governo, renzi non sarebbe più segretario e si potrebbe incominciare a ragionare su di un programma condiviso di emergenza nell'interesse del paese, e non come ora avere il paese imballato per le beghe interne del PD diviso tra chi crede ancora in una sinistra e tra chi invece è disposto a fare anche il patto con diavolo, a fare carte false pur di rimanere al potere.
Perché è quest'ultimo che interessa a renzi: Il Potere.

Anonimo ha detto...

Com'era? I vecchietti che rovistano nei rifuti li vedi solo tu ecc. ecc.
Filmato girato a Milano

http://www.la7.it/la-gabbia/video/i-nuovi-poveri-italiani-giovani-e-lavoratori-04-11-2016-197262

Anonimo ha detto...

@Anonimo

Ma stai scherzando ? Ma se ad Agosto vendevano automobili manco fossero patate.
Ah già ma le patate le vai a prendere nei rifiuti dell'ortomercato.

"La sinistra ama cosi tanto i poveri che quando governa fa di tutto per aumentarne il numero".

Anonimo ha detto...

Grande Don Mazzi, viva Cristo abbasso la sinistra mortifera.

Anonimo ha detto...

Mah, vendere la propria credibilità per 2 euro a cranio...altro che bidoni e patate...

Anonimo ha detto...

Maggioranza e governo ancora in ordine sparso sulla riforma che dovrebbe modificare prescrizione e intercettazioni. Il capogruppo Zanda vuole la discussione, ma solo dopo la consultazione popolare. Il ministro della Giustizia però chiede di rivedere il calendario. Grasso chiede che il Pd si chiarisca le idee.

Dopo aver salvato Verdini non se la sentono di salvarne altri ??
che crudeli quelli del PD.
Sbaglio o la lista di cose da fare DOPO il referendum si sta allungando sempre di più?