Infatti si sono subito affrettati a definire l' omelia uno schiaffo dato al ministro Poletti.
Le parole di Poletti sui giovani che emigrano sono inescusabili, ma è difficile immaginare che chi come Fabrizia si era laureata a Bologna in relazioni internazionali e diplomatiche e aveva conseguito un master in tedesco per la comunicazione economica alla Cattolica di Milano, ambisse a trovare un' occupazione nella sua città natale. Primo comune abruzzese per qualità della vita, ma povero di industrie se si eccettuano mobilifici e fabbriche di confetti.
I piagnistei sui giovani che "scappano" all' estero hanno stufato.
Quasi mai è la mancanza di lavoro a spingerli, piuttosto la voglia di
accrescersi culturalmente, di impare le lingue, di vedere il mondo.
Dovrebbe farlo anche quel 33% di giovani tra i 20 e i 34 anni, che non
studia e non lavora. E poi è pur vero che la Costituzione dice che il
lavoro è un diritto, ma non specifica che debba esser per forza sotto
casa.
3 commenti:
'Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata,
perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i
piedi". Questa La dichiarazione del ministro Poletti: è di quelle che non passano
inosservate. Poi si e' scusato. Ma queste parole il Ministro del Lavoro le ha pensate e le ha dette. Appunto dette da colui che dovrebbe dare lavoro in Italia. Ma la frase piu' grave è che il Paese non ne soffrirà...Lui di sicuro no. O forse preferisce che piu' giovani vanno all'estero meno disoccupati vi sono in Italia? Potrebbe essere:le statistiche sono importanti e a volte sono tutto.La risposta migliore a Poletti l'ha data il vescovo, purtroppo in un momento tragico, ma a pochi giorni da questa esilarante dichiarazione nello stile Governo Renzi.
Fabrizia ha detto (cit):"Impossibile vivere e lavorare in Italia,comandano e comanderanno sempre i dinosauri".
Gli stessi che vanno tutti compunti al suo funerale:E' morta in germania perché questo regime scaccia centinaia di migliaia di giovani istruiti e perbene e apre le porte ai clandestini analfabeti a frotte perché facilmente manovrabili per autoperpetuarsi nella miseria mantenendo sottoviluppo,disoccupazione e corruzione.
Dire come ha fatto benissimo il vescovo, perché è la verità, che "... Fabrizia ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro", è aver dato senza se e senza ma la patente di co ... a Poletti, che non dimettendosi smer... l'intero governo.
Poletti si é lasciato andare come non dovrebbe fare un politico, specialmente se ministro.
Ma da questo a seguitare con la storia dei giovani senza lavoro
c o s t r e t t i ad emigrare all'estero é una panzana per i più babbalei... conseguito il titolo di studio, quello di fare esperienze all'estero per innumerevoli e sane ragioni, dovrebbe essere un percorso obbligato e desiderato dai giovani che vogliono migliorarsi.
Vivere e lavorare in Italia é possibile ancora in Italia.
Chi si lamenta sarebbe interessante ci dicesse che tipo di lavoro si aspetta di trovare e chi dovrebbe fornirglielo!
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