lunedì 2 gennaio 2017

I "salvatori" della costituzione in realtà non l' hanno mai letta

C' è una bizzarra teoria che gira in queste ore su FB, a seguito del discorso di Mattarella.
Quella che il PdR non doveva promulgare l' Italicum. Se avesse rifiutato, dicono i propalatori della teoria, oggi avremmo una legge elettorale valida per entrambe le camere, il consultellum, e saremmo potuti andare subito al voto. Senza attendere che il parlamento ne facesse un' altra.

Resta da capire come Mattarella poteva non firmare l' Italicum. Se lo riteneva incostituzionale avrebbe potuto chiedere qualche modifica, questo si, ma non rifiutarsi di firmarlo.
E se, per assurdo, la costituzione gli avesse permesso di bocciarlo, come avrebbe potuto poi il Presidente sciogliere quelle camere le quali, giusto il 6 dicembre, davano la fiducia al governo sulla legge di stabilità, dimostrando cosi che una maggioranza in Parlamento c' era?


Facile indovinare chi siano i diffusori di tali strambe teorie: gli elettori del no. Coloro i quali si autoincensano, definendosi "salvatori" della costituzione.
Ma che dimostrano ancora una volta di non averla mai letta, la nostra Carta fondante

6 commenti:

Anonimo ha detto...

20 milioni di elettori probabilmente non conoscono la costituzione ,ma prendiamo atto che 13 milioni di elettori probabilmente non conoscono come sarebbe cambiata...

Vitalij ha detto...

Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione, ma non ha potere legislativo. Sei tu che non conosci la Costituzione.

Anonimo ha detto...

Il nostro triste futuro se restiamo nell'euro: In 7th Year Of Austerity, Greek Hospitals Have Become "Danger Zones"

Anonimo ha detto...

David Folkerts_Landau (Deutsche Bank):

"L'Italia deve decidere se riformare a fondo e repentinamente lo stato con il taglio delle pensioni, della sanità pubblica, il taglio dei servizi pubblici e il taglio della spesa scolastica o se lasciare l'eurozona."

Anonimo ha detto...

A distanza di giorni continuo a rilevare, nei commenti dei media, una inspiegabile indulgenza nei confronti di Sergio Mattarella in merito al suo operato per la formazione del nuovo governo.
Forse si dimentica che la Costituzione dispone chiaramente che sia il presidente della Repubblica a nominare i ministri, per quanto “su proposta del presidente del Consiglio” incaricato.
E lui che fa? A fronte di quel po’ po’ di risultato referendario, “nomina ” due ministre (Boschi e Finocchiaro) che hanno materialmente scritto la riforma sonoramente bocciata dagli italiani !
Stendiamo pure un pietoso velo su personaggi come Madia che ha scritto male la riforma della P.A., Poletti che ha brillato come sponsor di voucher e molto altro; Alfano che ne ha fatte di diversi colori, la Ministra della Pubblica Istruzione senza laurea, etc..
Ma Boschi e Finocchiaro, proprio no.
È un vero e proprio sberleffo alla tanto decantata “volontà popolare”.
Il capo dello Stato aveva il dovere di imporre, oltre ai due requisiti rispettati (primo ministro diverso da Renzi e impegno per una nuova legge elettorale) una terza prescrizione: nessun ministro relatore della strabocciata riforma!

Anonimo ha detto...

Padoan: "Senza tasso di cambio, i costi di aggiustamento pesano sul mercato del lavoro"

Per ultimo e con enorme ritardo dovuto a microcefalia, anche il piddino alla fine puà arrivare a capire.

Guelfi, il consenso ora si gioca sul piano dell'uscita.