martedì 8 marzo 2016

Il Fatto Q. perde 25mila lettori in un anno. Travaglio dimettiti.


Il Fatto Quotidiano, un giornaletto di venti pagine che sparlano tutte e venti di Renzi e del governo, ha perso 25 mila copie in un anno. Pur essendo diffuso su tutto il territorio nazionale, vende meno copie dell' Eco di Bergamo e di Dolomiten, quotidiani presenti solo a Bergamo e Bolzano. Ma Travaglio anziché dimettersi sta ancora li...


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella forza caro Gianni quella classifica si riferisce alla versione cartacea ma molti sono abbonati alla versione elettronica.
Preoccupati piuttosto dell'unità che in quella classifica non ci entra neppure.
Uno dei pochi giornali che non prende finanziamenti pubblici ma che non a mai risparmiato di raccontare le malefatte prima di Berlusconi e ora di Renzi gli vorresti chiudere la bocca?
Ti capisco quando andava contro Berlusconi ti andava bene, ora un pò meno ma che ci vuoi fare "è la stampa bellezza" se poi è libera è ancora peggio.

il Grinch ha detto...

Maestri nello svicolo... Ricordate Svicolone il puma della Hanna e Barbera che diceva: Svicolo a tutta mancina perfinoooo!
Chissà perchè svicolare si svicola a tutta mancina (sinistra)???? Boh.
Forse per via del fatto che quando impazza lo scandalo delle primarie truccate (fosse almeno una novità!) da queste parti si finisce con il tirare le somme al Fatto Quotidiano.
Oppure per voi il barbatrucco, il tarocco, il bluff, l'imbroglio, l'espediente, lo stratagemma sono la normalità? Ma non dovevate insegnare l'onestà all'universo mondo?

Anonimo ha detto...

Bhè quando li sento in tv dire "noi almeno facciamo le primarie per far scegliere i candidati agli elettori" mi viene il vomito.

P.S. Svicolone io lo ricordo mammamia come sono vecchio.

Anonimo ha detto...

Colletti bianchi Solo 228 detenuti per reati finanziari contro i 6271 della Germania
Finalmente primi in Europa: per corrotti e truffatori impuniti.

Un dossier dell’Università di Losanna fotografa lo stato delle carceri europee.
Da noi, per chi commette reati tributari o contro la Pubblica amministrazione, esiste la “grande scappatoia” della prescrizione.
Per gli altri, come per chi fa bancarotta, le pene alternative scattano praticamente subito, per cui niente cella.

XxX ha detto...

Chi riuscisse nell’impresa di incontrare Debora Serracchiani dovrebbe farsi firmare un autografo dalla signora.
Autografo da sistemare nella sezione “grandi umoristi”.
Perché Serracchiani, con grande sprezzo del pericolo, ha detto (e ripetuto) in tv che “il Pd sceglie i suoi candidati in modo trasparente; dà voce ai suoi elettori: non certo come chi li sceglie in ristrette stanze”.
Com’è noto, peraltro, tre anni fa, il Pd ha svolto le primarie vinte da Ignazio Marino, poi diventato sindaco di Roma.
Per cacciarlo, poi, ha fatto andare i suoi consiglieri in una stanza (non se ne conoscono le dimensioni, ma certo una piazza d’armi dove stipare tutti gli elettori) di studio notarile, per far decadere lo stesso sindaco che aveva completato l’iter, arrivando in Campidoglio.
Con queste premesse, davvero c’è qualcuno che ancora non coglie il fine umorismo di Debora Serracchiani?